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Uno legge un libro, per la precisione La Regina dei Dannati di Anne Rice, e si innamora dei personaggi, della storia, della ambientazioni. Rimane affascinato da Marius il saggio antico custode di una enorme saggezza, di Mael e del suo tormento umano, di Kayman il fedele ribelle, delle gemelle e dei loro capelli rossi, della intrepida Jesse, della bellezza eterea di Gabrielle, di Daniel ed Armand…e sempre di più ci si sente legati a quel diavolo biondo di Lestat, sfrontato, accattivante, senza limiti.
Poi ci si ritrova per le mani il film e lo si guarda…e tutto cade in rovina, un cumulo di macerie che mi chiedo ancora come diavolo possano essere state messe insieme! Marius diventa come per magia il creatore di Lestat, diventa crudele, stolto e privo di conoscenza, una copia di Lestat con qualche millennio in più, Mael è un vecchio quasi decrepito dagli occhi stanchi che si vede si e no 10 minuti, Kayman assomiglia a Lerch della famiglia Adams e d el suo legame con Akasha nemmeno si fa menzione, le gemelle…le gemelle si eclissano senza che si conosca la loro leggenda a dire il vero di gemella ce n’è solo una, colo Mahret mentre di Mekare nemmeno l’ombra, Jesse viene descritta come la puttana mortale di Lestat senza un briciolo di quella sua voglia di conoscenza, Gabrielle non c’è, nemmeno si vede così come Daniel ed Armand, il cherubino dai capelli rossi.
E Lestat…ah Lestat perde la sua chioma bionda per diventare un castano deficiente. Forse è il personaggio meno peggio…ma…no…quello non è Lestat, quello con Lestat non c’entra nulla…nemmeno in quel patetico falshback preso da Scelti dalla Tenebre!
Che scempio di film…che orribile trasposizione su grande schermo…una cosa davvero raccapricciante. Rovinare così tutti, storia e personaggi…per carità in questi caso meglio lasciar perdere l’idea del film se non si è in grado di rendere non dico onore ma almeno dignità al romanzo da cui si trae il tutto!
Potrei andare avanti ora elencandovi tutte le scempiaggini fatte in questo film…Pandora che muore…e loro che cercando di uccidere Akasha bevendo il loro sangue…e le gemelle? Lla vendetta di Mekare dove la mettiamo? Dovevano chiamarlo in un altro modo questo film perchè ha una trama completamente diversa dal libro, l’unica cosa uguale sono i nomi dei personaggi, solo i nomi e basta…ma per favore…per favore…quanto male ci sono rimasta…

Che poi magari…

Aug
2006
20

posted by on Scrittrice alle prime armi...

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…non gliene frega un fischio a nessuno…ma ancora una volta pubblico anche qui un post particolarmente ben riuscito, di nuovo un post a due mani mio e della mia Socia Molly…ovvero l’ennesimo post dei Roomies…
Lo copio anche qui perchè…beh a me piace troppo…forse lo troverete sdolcinato, forse no…ma a me piace così tanto…la prima parte è dal punto di vista di Neela, e l’ha scritto quindi Molly, la seconda è dal punto di vista di Ray e l’ho scritta io!!!

PRIMA PARTE

L’ennesima trovata dei Roomies… un post doppio! Questa è la parte di Neela, la prima. Seguirà la seconda, scritta da Ray. La seconda parte comincia esattamente nello stesso istante in cui finisce la prima, e i due post sono stati scritti per essere letti uno dietro l’altro. Per questo li pubblichiamo insieme, nello stesso momento… Buona lettura!

Ray&Neela
-Roomies-

“Hey si può sapere che ti prende?” mi chiede Ray mentre entriamo in casa.
“Niente” rispondo secca posando la roba sul tavolo di cucina.
“Avanti, Neela… ti conosco! Che c’è che non va? Non hai detto una parola dal take away a qui!” continua lui.
“E naturalmente tu non riesci a fare due più due…” commento con un sorriso ironico.
Lui mi guarda.
“Oh mio Dio… non mi dirai che ce l’hai con la tipa del take away…” mi sorride incredulo.
“No? Perché mai? Una ragazza tanto simpatica e interessante…” rispondo sarcastica.
“Ma dai, Neela… Non puoi avercela con lei…” riprende continuando a sorridere.
“Infatti non ce l’ho con lei, ce l’ho con te!” ribatto.
“Con me??? Che ho fatto??” mi guarda sorpreso allargando le braccia.
“Vedi? Per te è talmente naturale fare il cretino con ogni ragazza con cui hai a che fare che non ti rendi più nemmeno conto” protesto, mentre apparecchio la tavola nervosamente.
“Che ci posso fare se tutte le donne cadono ai miei piedi…” scherza lui, prendendosi un boccone dal vassoio.
“Smettila di fare il deficiente” gli lancio un’occhiata.
“Hey, Roomie, però mi piaci quando sei così gelosa lo sai?” mi sorride venendo verso di me per abbracciarmi.
“L’altra sera al concerto quella che ti si infila nel camerino…” riprendo io scostandomi e continuando a girare per la cucina.
“Hey… ti ho già spiegato che…” comincia lui cercando di catturare la mia attenzione, ma io lo interrompo subito.
“… quell’altra tirocinante in ospedale che ha fatto carte false per essere assegnata a te e tu naturalmente non hai fatto niente per evitarlo…” continuo nervosamente.
“Hey… non è colpa mia se…” riprova a farsi ascoltare.
“…è impossibile girare per Chicago per più di tre minuti senza incrociare almeno una ragazza che ti sei portato a letto…” riprendo ignorandolo completamente.
“Hey!” mi dice ancora più forte ma io lo sento ancora meno di prima.
“…e non è vero che sono gelosa, è che non è possibile che…”
“Hey Roomie… io ti amo!” mi interrompe lui, bloccandomi con le mani sulle mie braccia e guardandomi negli occhi.
Le parole mi si bloccano in gola. Che cosa… che cosa ha appena detto??
“Non me ne frega un cazzo di nessun’altra! Ma proprio niente! Non lo capisci?” aggiunge.
Io apro la bocca per parlare ma non riesco ad emettere un suono. Ha detto che mi ama… che mi ama?? Ok, avevo capito di non essere una delle sue conquiste occasionali, di essere qualcosa di più per lui, di essere in qualche modo speciale, diversa… ma… ma non avevo immaginato che… che…
“Hai capito bene… ti amo, Neela, ti amo da morire…” mi dice ancora lui interrompendo il mio flusso di pensieri, e mi rendo conto che devo avere un’espressione molto simile a quella che avrei se avessi visto un fantasma… Gli sorrido e gli metto le mani al collo. “Ma non farmelo ripetere un’altra volta, Roomie” scherza, spostando le mani sui miei fianchi “…che questa non è una cosa da Ray Barnett… si, insomma…” continua con un sorriso un po’ imbarazzato e inclinando leggermente la testa, “…Ray Barnett questa cosa non l’aveva mai detta a nessuno…”
Lo guardo negli occhi e dopo un secondo comincio a baciarlo… senza fermarmi un attimo… e credo che potrei continuare in eterno… Lui mi abbraccia, mi tira su, mi mette a sedere sul bancone della cucina, mentre non smette di baciarmi sulla bocca… poi sul collo…
“Ray… Ray… sei… sei fantastico… io…” riesco a sussurrare nel suo orecchio.
“Hey, non montarti la testa… ti ho solo detto che ti amo… che sarà mai…” scherza, sorridendomi e spostandomi indietro una ciocca di capelli, mentre io lo guardo.
“Che c’è? Non te l’aspettavi?” mi chiede subito dopo tenendomi le mani sul viso e guardandomi negli occhi.
“Io… veramente… veramente no…” gli dico con un sorriso, e lui scuote la testa, per poi abbassarla leggermente.
“Era un po’ che volevo dirtelo, sai…” riprende “…ma… ma non trovavo mai il momento giusto… e… oddio, lo so che stai pensando che solo un idiota come me poteva credere che il momento giusto per dirti che ti amo fosse in cucina mentre tu ti lamenti delle ragazze che mi girano intorno…” ride di sé nervosamente tirando indietro la testa e passandosi una mano tra i capelli. “Non era nemmeno questo il momento giusto… lo so perfino io… ma mi è venuto fuori e l’ho detto… perdonami, sono una frana in queste cose…” conclude gesticolando e guardandomi, e io mi metto a ridere.
“Hey, avresti preferito dirmelo al chiaro di luna sotto un cielo di stelle con una rosa in mano e il violinista che suona?? O magari con una canzone dei Savage Garden??” lo prendo in giro, e lui ride. “Preferisco la versione spontanea, Ray, te l’assicuro…” gli dico poi, e vedendo quella luce nei suoi occhi non posso fare a meno di dargli ancora un bacio, a cui lui risponde con passione, riavvicinandosi a me, abbracciandomi, muovendo le mani sulla mia schiena, tra i miei capelli, sui miei fianchi…
“Ti andrebbe di lasciar raffreddare la cena? Improvvisamente non ho più tutta questa fame…” riprende poi con la voce rotta, fermandosi un istante, con la bocca ancora vicinissima alla mia tanto che sento il suo respiro sulle mie labbra… Io deglutisco e riapro lentamente gli occhi.
“Ottima idea, Barnett…” gli sorrido, e gli infilo le mani sotto la maglietta sfilandogliela via.
A poco a poco anche gli altri vestiti cominciano a cadere sul pavimento…
“Sai Roomie…” mi sussurra in un orecchio, “…sai che non l’abbiamo mai fatto sul bancone della cucina…?” continua, e lo sento sorridere mentre mi bacia.
Scappa anche a me un sorriso immaginando l’espressione sul suo volto in questo preciso istante… e ancora un brivido mi passa attraverso tutto il corpo… “…Direi che è il momento perfetto per rimediare a questa grave mancanza…” rispondo con un filo di voce…

Guardo la radiosveglia sul comodino di Ray, sono le 3.26 e io sono ancora sveglia. Attenta a non fare rumore accendo la luce piccola dalla mia parte. Lui non se ne accorge, dorme profondamente, con un’espressione serena sul volto e i capelli spettinati. Lo guardo e sorrido, pensando a lui, a noi, a tutto quello che sta succedendo. Continua a tornarmi in mente quello che mi ha detto stasera, e quell’espressione che aveva in volto mentre lo diceva, e subito dopo… quel sorriso dolce e imbarazzato e al tempo stesso così sicuro che solo lui sa fare… e ancora non ho realizzato del tutto. Ripenso a come è cominciata, a quando l’ho visto per la prima volta in ospedale, a quando credevo che fosse solo un cretino integrale, dannatamente sexy, ma senza un briciolo di sensibilità o di materia celebrale… A come lentamente ci siamo conosciuti, a quanto ero spaventata dopo aver accettato di venire a vivere con lui pensando di aver appena fatto uno dei più grandi errori della mia vita… A come è cresciuta la nostra complicità durante tutte quelle serate in cui ero stanca, distrutta, scoraggiata, depressa, insicura, e solo lui sapeva farmi stare meglio, fino a farmi venire le lacrime dal ridere… solo lui sapeva rassicurarmi… A come ho imparato a conoscerlo… a scoprire tutti i suoi lati più nascosti, di cui spesso si vergogna ancora adesso… E in mezzo tutta la gelosia, la rabbia, le groupies, e tutte le volte che avrei voluto strozzarlo con le mie mani… Pian piano si è creato questo mondo, in cui ci siamo noi due e questa strana storia che sta completamente ridefinendo le nostre vite, i nostri equilibri, le nostre prospettive, nel modo più splendido possibile, nonostante tutti i casini, le differenze, le gelosie, le insicurezze. Non so ancora come, ma siamo arrivati a questo punto, fino a dirci che ci amiamo.
No… un attimo… lui me l’ha detto… io no! Io… io non gli ho mai detto che lo amo… l’ho sempre tenuto dentro di me… o meglio, l’ho detto a Wen, a Sam, a Abby, forse anche a Liz… mi metto a contare con le dita… e non l’ho mai detto a lui! È incredibile… come ho potuto?? Cosa avrà pensato?? Mi dice che mi ama e io non gli dico in risposta quello che provo per lui?? Avrà pensato che ho qualcosa da nascondere, che non sono sicura dei miei sentimenti, che ci devo ancora riflettere, che forse non è amore quello che provo nei suoi confronti? Glielo devo dire, domani mattina, come prima cosa, appena si sveglia, glielo dico. Guardo nervosamente l’orologio. Mancano più di 4 ore! No, non posso aspettare così tanto, e non posso, non riesco a dormire. Glielo devo dire ora.
Lo osservo meglio, mi avvicino a lui, per vedere se sta dormendo proprio tanto profondamente.
“Ray…” lo chiamo sottovoce, ma lui non si muove. Si, dorme profondamente. Ok. Non posso svegliarlo. Non per dirgli una cosa del genere. Devo aspettare domani mattina.
Spengo la luce e mi sdraio comoda, appoggiando la testa sul cuscino. Cerco di chiudere gli occhi, ma continuo a riaprirli. Non riesco a rilassarmi, non riesco a smettere di pensare che Ray mi ha detto che mi ama e io non gli ho detto quello che provo per lui… Continuo a ripercorrere nella mente quello che è successo… Lui mi ha detto “ti amo” e io sono rimasta lì, con un’espressione totalmente idiota sul volto… ho sorriso, l’ho abbracciato, l’ho baciato, l’ho preso in giro, abbiamo fatto l’amore… ed è stato incredibile… e… e poi… e poi abbiamo cenato e passato la serata chiacchierando, scherzando, stuzzicandoci e facendo i cretini come sempre. Probabilmente ha pensato che non fossi sicura di quello che provo per lui, che non lo amo quanto lui ama me… e non mi ha detto niente, non mi ha nemmeno fatto pesare o notare la cosa. No, non posso aspettare a dirglielo.
Riaccendo la luce sul mio comodino e mi giro verso di lui, che sta continuando a dormire.
“Ray…” lo chiamo di nuovo sottovoce. Nessuna reazione.
“Ray…” ripeto con il tono leggermente più alto. Ma lui resta immobile.
Gli passo una mano lentamente tra i capelli, lui muove le palpebre senza aprire gli occhi, si assesta leggermente allungando un braccio verso il cuscino, ma non si sveglia.
“Ray…” ricomincio, questa volta a voce alta. “Ray!” riprendo tirandolo per un braccio. E finalmente emette un gemito appena accennato, apre gli occhi lentamente e tira su la testa guardandomi stranito.
“Che… che succede?” rantola con la voce rotta dal sonno, passandosi una mano sulla faccia.

SECONDA PARTE

Questa è la parte scritta da Ray. Segue direttamente a quella scritta da Neela e comincia esattamente nello stesso istante in cui finisce la prima… Buona lettura!

Ray&Neela
-Roomies-

Sto dormendo quando sento Neela chiamarmi, una, due, tre volte, mi rigiro credendo che sia solo un sogno ma ad un certo punto sento qualcosa o qualcuno che mi scuote leggermente…
Mi giro su un fianco e apro gli occhi a fatica cercando di abituarli alla luce. “Che… che succede?” dico poi appena riesco a mettere a fuoco la figura di Neela che se sta lì seduta nella sua parte del letto con un’espressione fin troppo sveglia per i miei gusti.
“Io…” dice a bassa voce con un tono imbarazzato mentre abbassa lo sguardo.
“Neela cosa c’è?” le chiedo con la voce ancora impastata dal sonno passandomi una mano sulla faccia mentre lei torna a guardarmi.
“Devo dirti una cosa importante…” riprende e io inclino la testa sorpreso, una cosa così importante da dove essere detta per forza alle 4 di notte?
“Hey Roomie tutto…” inizio a dire passandole una mano lungo il braccio.
“Ti amo anche io…” mi interrompe mentre rimango a bocca aperta senza saper bene come reagire. “…Volevo dirti che ti amo anche io… prima non te l’avevo detto… e invece ti amo Ray… ti amo da morire…” continua mentre sento distintamente il mio cuore che accelera i battiti, la gola che si secca… mentre continuo a fissarla, e sono le 4 di notte, è spettinata, con la mia maglietta rossa addosso perchè ormai vuole dormire solo con quella e… cazzo è bellissima… e mi ama…
“Prima… io non ti avevo detto niente… e volevo dirtelo Ray… perchè volevo che tu lo sapessi… insomma…” inizia a dire passandosi una mano tra i capelli mentre percepisco la sua insicurezza e il suo imbarazzo.
“Mi hai svegliato per dirmi che mi ami?” sorrido inclinando la testa, mentre provo la sensazione più strana che possa esistere… insomma, pensandoci razionalmente, anche se il pensare razionalmente non è il mio forte, chi potrebbe dire che due semplici parole possano provocare tutto questo? Possano farti sentire come se al mondo non servisse altro che la persona che hai davanti? Quella meravigliosa ragazza dagli occhi color cioccolata che stando con te sta perdendo tutto il suo autocontrollo e che arriva a svegliarti alle 4 di notte perchè non riesce ad aspettare per dirti che è innamorata di te…
“Beh… scusa…!” ribatte con un tono leggermente risentito mentre sta per distendersi di nuovo a letto ma la blocco e le passo una mano sul viso. “Hey hey hey non è che non mi faccia piacere… è fantastico… solo che… tu sei tutta matta Roomie…” rido e vedo che anche lei si mette a ridere mentre la tiro contro di me abbracciandola e appoggiandomi alla testiera del letto, passandole una mano tra i capelli. “Non riuscivi ad aspettare?” sorrido per prenderla un po’ in giro e sento che scuote la testa contro il mio petto.
“No… Avevo paura che tu pensassi che non era così… perchè non te l’avevo detto… prima in cucina sono rimasta senza parole e magari tu stavi pensando che per me non era così, che non ero innamorata di te… che non ero sicura… insomma io non ti avevo detto niente… e non volevo che tu…” mi dice in maniera confusa, mentre nel corso di questa frase mi vengono in mente almeno un migliaio di ragioni per cui mi sono innamorato di lei.
Perchè sembra sempre così sicura e invece quando è con me diventa una Neela che il resto del mondo non conosce, così fragile da non riuscire a mettere insieme coerentemente una frase solo perchè è imbarazzata; perchè quando siamo insieme così, a letto, sembra che non sia mai esistita nessun altra ragazza prima di lei; perchè mentre si stringe contro di me capisco chiaramente che sono un idiota, già, un completo idiota perchè potrei mandare al diavolo tutto e passare il resto della mia vita così, e sono idiota perchè ci ho messo così tanto a capirlo, e sono idiota perchè quando penso a lei il mio cervello si disconnette e mi sento un completo imbecille… è una cosa strana da spiegare… imbecille… ma così fottutamente felice che… cazzo, è possibile che una persona possa farci tutto questo? Credevo di no… per questo sono un imbecille…
“A dire il vero quando dormo penso poco, lo sai Roomie?” scherzo e la sento che mi mette a ridere.
“Lo so, sono stata una scema…” dice. “E’ che…” alza lo sguardo “…avevo bisogno di dirtelo, bisogno che tu lo sapessi Ray…”
Abbasso la testa e le do un bacio. “Lo vedi perchè ti amo Roomie? Perchè sei completamente matta… quasi quanto me…” scherzo e lei sorride.
“E adesso chi è quello che non sa mai trovare il momento giusto?” mi dice ironicamente. “Mi sa che ti ho battuto…” continua.
“Non provarci neanche a soffiarmi questo primato Roomie… tutto questo è molto romantico… siamo a letto… luce soffusa… tu con addosso solo una maglietta…” rispondo mentre ci mettiamo a ridere, “…vinco sempre io… te l’ho detto in cucina con l’odore del pollo in agrodolce che aleggiava per l’aria…” continuo e lei scoppia a ridere come una bambina mentre nemmeno io riesco a trattenermi.
“Già… e io te l’ho detto mentre eri così assonnato da rischiare che tu nemmeno capissi cosa ti stavo dicendo…” aggiunge mentre la guardo con un sopracciglio inarcato.
“Secondo te una cosa del genere non mi ha svegliato nel migliore dei modi?” ribatto con aria seria mentre continuo a giocare con i suoi capelli.
“Avrei dovuto programmarlo meglio…” dice.
“Non mi piacciono le cose programmate…” le rispondo. “Mi piace che le cose avvengano spontaneamente, neanche io avevo pianificato di dirtelo stasera, in cucina, in quel modo, ma è venuto così… certe cose succedono e basta…” lei annuisce.
“E’ che… io devo sempre avere le cose sotto controllo Ray… le cose programmate… è sempre stato così… perchè se no ho paura che le situazioni mi sfuggano di mano…!”
“Non avevo programmato di innamorarmi di te Neela… e invece ne è venuta fuori la cosa più bella della mia vita…” la interrompo e lei sorride. “Insomma se un anno fa qualcuno ti avesse detto che ti saresti trovata con me, in quel casino assurdo che è la mia camera, nel mio letto… avresti mai potuto programmare una cosa simile?”
Scuote la testa ridendo. “No… direi di no… avrei dato del pazzo a chiunque mi avesse prospettato una cosa simile…” risponde mentre fa scivolare la sua mano lungo il mio braccio.
“Vedi? Le cose succedono e basta e spesso è per questo che sono così…”
“…perfette?” mi completa e io annuisco. “Già… se qualcuno mi avesse detto che potevi essere così romantico Barnett non ci avrei mai creduto…” mi prende in giro e ridiamo entrambi.
“Oh e non hai ancora visto il meglio…” esclamo mentre mi guarda stupita, “…tra meno di un minuto un violinista uscirà dall’armadio, e un fiorista con 1000 rose rosse suonerà alla porta mentre uno schiavo che ho comprato oggi accenderà candele in tutta la casa…!” le spiego e si mette a ridere affondando la testa contro il mio collo.
“Sei proprio scemo…” commenta.
“Lo so… lo so… ma non posso farci niente… non è che programmo di essere scemo, mi viene naturale…” rido.
“E allora non programmare mai niente Roomie…” mi dice usando il nostro soprannome, “…perchè penso di essermi innamorata follemente del modo in cui sei… imprevedibile…”
“Cercherò…” rido “..anche se a dire il vero ho appena programmato una cosa…” le dico facendola distendere con la schiena sul letto e iniziando a baciarle il collo. “…Ho appena programmato di fare l’amore con te per tutto il resto della notte…” concludo mentre sorride facendo scivolare le mani lungo la mia schiena.
E’ incredibile… assolutamente incredibile come sia successo tutto… come quella persona che consideravo solo la mia coinquilina sia diventata a poco a poco quello che è, la mia migliore amica, la fantasia che per non so quante notte ha infestato ogni mio sogno, la mia ragazza, la donna con cui potrei fare l’amore senza mai smettere semplicemente perchè non riesco a fare a meno delle sue mani, della sua bocca, del suo respiro contro il mio orecchio, del modo in cui inarca la schiena, di come mi guarda quando è sopra di me, di come sorride dopo, quando mi si stringe contro chiudendo gli occhi…
Non avevo mai riflettuto su cosa volesse dire essere innamorati di qualcuno, e quando mi dicevano che se ami una persona non riesci a farne a meno pensavo che fosse una frase dettata dallo slancio del momento… lo so che io e Neela stiamo insieme da poco più di un mese e quindi è presto per parlare… ma mi sembra impossibile pensare che la mia voglia di lei si possa spegnere.
E non dico a livello a fisico, non solo.
Dico la voglia di sentirla parlare, la voglia di stare ore a guardarla dormire, cazzo se sapesse che lo faccio mi manderebbe da uno strizzacervelli credo… o comunque si sentirebbe così imbarazzata che non riuscirebbe più ad addormentarsi… sempre con il pensiero che io potrei svegliarmi e guardarla…
Ho iniziato a farlo quasi da subito… all’inizio per cercare di districare la matassa dei miei pensieri e dei miei sentimenti… dopo qualche sera che… beh… stavamo insieme, ammetto che ero spaventato… da quello che mi stava succedendo, non dal fatto che finalmente io e lei avevamo… ceduto a quello che c’era nell’aria da molto… ma da come avrei reagito a tutto questo… non mi ero mai trovato in questa situazione ed avevo bisogno di pensare, di schiarirmi le idee da solo, e mentre lei dormiva era il momento perfetto, perchè ero da solo, eppure avevo costantemente lei davanti agli occhi come a ricordarmi che se mandavo a puttane anche questo avrei potuto ritenermi il re degli imbecilli.
E per fortuna non l’ho fatto… e farò di tutto per non farlo mai… perchè dopo aver provato qualcosa di simile non credo che riuscirei a farne a meno.
Ogni tanto mi sembra che queste cose le pensi qualcun altro, mi sembra che Ray non possa pensare tutte queste cose, perchè lui non è fatto così… una notte, tipo dopo due settimane dalla prima volta che avevamo fatto l’amore mi sono reso conto della verità.
Il Ray che mi sono costruito in tutti questi anni non avrebbe mai pensato niente di simile, e probabilmente non si sarebbe mai innamorato di una come Neela, ma lei è riuscita a fare una cosa, a mettere a tacere la mia controfigura e a tirare fuori Ray… quello vero… quello che stasera in cucina mentre stavamo per cenare non ha saputo tenere la bocca chiusa e le ha detto “Ti amo” così su due piedi senza pensare ai se e ai ma… solo perchè gli andava di farlo.
Sono irrecuperabile… sto parlando di me in terza persona… è davvero possibile che lei ami davvero uno come me?
La guardo in questo momento mentre stiamo facendo l’amore, cazzo quanto adoro quell’espressione sul suo viso, il modo in cui socchiude gli occhi, la curva della sua bocca mentre dice il mio nome…
Basta pensare… a cosa mi serve pensare ai se quando mi ha svegliato nel cuore della notte solo per dirmi “Ti amo”? E’ inutile programmare le cose, voglio semplicemente continuare a stare con lei, più di questo non so…

Tanto per

Aug
2006
20

posted by on Tanto per...

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…fondamentalmente non ho un kispios da scrivere, cioè di cose da scrivere ne avrei un bordello ma stamattina non ho proprio voglia…lascio giusto due righe per far sapere che sono tornata dalle vacanze e che or ora mi metto a lavorare su un nuovo layout…
Besi gentaglia!

Ci risiamo…

Jul
2006
20

posted by on Seriamente parlando

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…in uno di quei periodi che cancellerei volentieri dalla storia della mia vita. Ma dopotutto diciamocelo, in questo periodo cancellerei la mia vita. Non sono felice. Non mi sento soddisfatta di me stessa, non mi sento appagata da quello che faccio nè dalle persone che frequento e non per colpa loro, per colpa mia. Non mi trovo bene con me stessa, non mi trovo bene con gli altri. Sono maleducata e irascibile persino con il mio ragazzo che diciamocelo è un santo a sopportarmi.
Ma non riesco più a far buon viso a cattivo gioco, e non so perchè. Sono stufa, stufa di una vita che bene o male è sempre uguale e si snoda tra serate tutte troppo simili e esami che vorrei non dare, giornate passate e studiare e momenti liberi in cui cerco di staccare il cervello buttandomi sulla scrittura e sulle mie fantasie.
E questo non è bene, che io trovi rifugio e appagazione solo in ciò che non è vero; questo non va perchè sto chiudendo in un cassetto la mia vita pensando che prima o poi cambierà, così per magia e invece è sempre uguale e la cosa mi innervosisce, mi irrita, mi manda via di testa…
Non lo so nemmeno io cosa voglio forse vorrei solo avere le palle per mollare tutto, ma non le ho e continuo a lasciare che la mia vita venga vissuta.
Forse è solo un momento o forse sto solo crescendo e quella onnipotenza che sentivo una volta e che mi convinceva che avrei potuto fare qualunque cosa sta lasciando spazio a uan disillusione che mi uccide piano piano.
Un giorno cadrà l’ultima goccia di sangue.

posted by on Calcio

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Stoppi la palla al volo, come ti ha imparato tanto tempo fa
quando giocavi invece di andare a scuola
quanti sgridi ti prendevi da papà
perché sognavi un giorno che avresti stato
nell’Italia convocato adesso
tutti sono con te
ma ci devi dimostrare che…

Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun potimm’ perde
e fa figur’ e mmerd’
perché noi siamo bravissimi
e super quotatissimi
e se finiamo nel balatro
la colpa è solo dell’albitro

“Pronto Luciano bello perché non ti stai impegnando piu’?
questi ci stanno rovinando i mondiali questi qua
devi fa qualcosa”

Cornuti siamo vittimi dell’albitrarità
a noi contraria
ecco che noi cerchiamo
di difenderci da queste inequità
così palese
grande Luciano Moggi
dacci tanti orologi agli albitri internazionali
si no co’ cazz’ che vinciamo i mondiali

Siamo una squadra furbissimi
fatta di gente drittissimi
e nun vulimm’ perde e fa figur’e mmerd’
perché noi siamo bravissimi
e superquotatissimi
e se qualcuno ci ostacola
ce lo diciamo alla Cupola

E comunque siamo davvero una squdra fortissimi! Sento ancora l’emozione mondiale! l’avete vista la cerimonia di Roma? Quella di iera sera? Io adoro questi ragazzi!!! Ho fatto una paginetta tutta dedicata a loro!
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CAMPIONI DEL MONDO

Jul
2006
10

posted by on Calcio

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Erano convinti di vincere. In tutte le interviste tifosi, Domenech e soci dicevano che ci avrebbero segnato almeno due gol. E invece ci hanno segnato solo un cazzo di rigore inesistente.
Non abbiamo giocato bene ma questo adesso non conta, non conta assolutamente…quello che conta è…

Una squadra che ha combattuto, una squadra ch ha lavorato insieme e ha vinto, Capitan Fabio che ha alzato la coppa al cielo, quella coppa a cui Zidane con il suo fair play ha dato un bello sguardo uscendo dal campo. Possono dire che non hanno meritato, affari loro a me questo non interessa, i nostri ragazzi hanno lottato, i nostri ragazzi quella coppa se la meritano molto più degli spocchiosi francesi che erano convinti di vincere, che erano già certi che ci avrebbero battuto. E invece il loro capitano che avrebbe potuto magari segnare il rigore della vittoria ha segnato solo un orribile momento nella storia del calcio, ha concluso una carriera brillante e memorabile nel peggiore dei modi.
E la cosa più bella è stata che l’ultimo rigore l’ha segnato Grosso, quel Grosso che ha guadagnato il rigore con l’Australia, quel Grosso che ci ha portato in finale contro la Germania…

Ed è stata soddisfazione…vedere Materazzi con quel cappello in testa, vedere che lo metteva sulla coppa, vedere Totti con la bandiera a mo di befana, vederli piangere tutti quanti e vederli saltare gridare, cantare.
FORZA AZZURRI! Solo questo posso dire con il filo di voce che mi rimane da ieri sera! Grazie per averci regalato la coppa, grazie per tutte le emozioni di questo mondiale! E chi la dimenticherà la serata di ieri? Chi? Io no di certo…
E adesso permettetemi un ultimo commento…ai Francesi, alla loro convinzione, alla loro superiorità…e se offendo qualcuno beh perdono ma in questi giorni hanno dimostrato davvero di essere insopportabili, e arroganti…e ieri sera con la testata di Zidane il loro calcio ha perso due volte…altro che Alè Les Bleus

ADIEU LES BLEUS

ITALIA
CAMPIONE DEL MONDO

posted by on Calcio

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ALLA FACCIA DI QUESTO

SIAMO IN FINALE

“Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò.

Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la creò.

Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì! “

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