Archive for September 2006 | Monthly archive page
Penso sia una canzone decisamente inflazionata e postata sulla maggior parte dei blog che bazzicano per la rete però…io non la conoscevo, oggi ascoltavo l’ipod di mio fratello siccome il mio è praticamente defunto e l’ho trovata…ho sentito le parole e sbaaaaaaaaaaaaaaaaam sono proprio belle…quindi eccola qui…giusto per descrivermi…
Simple Plan
Do you ever feel like breaking down?
Do you ever feel out of place?
Like somehow you just don’t belong
And no one understands you
Do you ever wanna runaway?
Do you lock yourself in your room?
With the radio on turned up so loud
That no one hears you screaming
No you don’t know what it’s like
When nothing feels all right
You don’t know what it’s like
To be like me
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life
Do you wanna be somebody else?
Are you sick of feeling so left out?
Are you desperate to find something more?
Before your life is over
Are you stuck inside a world you hate?
Are you sick of everyone around?
With their big fake smiles and stupid lies
While deep inside you’re bleeding
No you don’t know what it’s like
When nothing feels all right
You don’t know what it’s like
To be like me
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life
No one ever lied straight to your face
No one ever stabbed you in the back
You might think I’m happy but I’m not gonna be okay
Everybody always gave you what you wanted
Never had to work it was always there
You don’t know what it’s like, what it’s like
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like (what it’s like)
To be hurt
To feel lost
To be left out in the dark
To be kicked when you’re down
To feel like you’ve been pushed around
To be on the edge of breaking down
And no one’s there to save you
No you don’t know what it’s like
Welcome to my life
Welcome to my life
Welcome to my life
Un post che ho scritto per un gioco di blog…un post per capire quanto di me ci sia in quello che scrivo…come i miei personaggi abbiano così tanto di me.
Mi sento allo stesso modo, allo stesso identico modo…basterebbe cambiare i nomi ed ecco il mio pensiero di ora…
Dal diario di Sam…dai pensieri di Vale…
Sono in macchina e sto tornando a casa dopo la serata fuori con Neela ed Elizabeth, sono ferma ad un semaforo quando mi accorgo che il silenzio mi sta davvero dando fastidio ed accendo la radio, facendo un po’ di zapping tra le stazioni in attesa di ripartire.
Dopo un po’ sento l’inizio di una canzone conosciuta e mi fermo alzando un pochino il volume…
There’s another world inside of me that you may never see,
There’s secrets in this life I can’t hide.
Well, somewhere in this darkness, there’s a light that I can’t find
Well, maybe its to far away, maybe I’m just blind
Maybe I’m just blind,
Un mondo, un mondo dentro di me che la gente fatica a vedere…Dio quanto è vero! Quante volte mi sento come se io fossi l’unica persona sulla faccia della terra a riuscire a provare certe cose? Anche con Luka, anche con lui…nonostante tutto quello che fa per me a volte ci sono delle cose che non riesco a fargli capire, dei segreti che vorrei nascondere ma non posso, mentre brancolo nel buio alla ricerca di una luce che non riesco a trovare…forse perché è troppo lontana o forse sono cieca, forse sono davvero così cieca da non vederla nemmeno quando ce ol’ho accesa davanti agli occhi come in questo caso…sono a un passo da avere una famiglia felice eppure…eppure riesco a incasinare tutto non dicendo a Luka di Steve…
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
And love me when I’m gone.
Everything I am,
And everything in me,
Wants to be the one you wanted me to be.
I’ll never let you down,
Even if I could,
Give up everything,
If only for your good,
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
You won’t always be there,
So love me when I’m gone.
So love me when I’m gone
Prendermi e lasciarmi, capire i miei sbalzi di umore, sopportare il modo in cui sono fatta, amarmi anche quando sono distante milioni di anni luce…è davvero questo che chiedo alle persone che vogliono stare vicino a me? Di sopportare un inferno solo a causa mia?
Farei qualunque cosa per non deludere Luka, per essere quella donna e quella madre perfetta che lui vuole che io sia ma…se io non fossi quel tipo di persona? Se io fossi semplicemente una piccola e fragile ragazzina spaventata da tutto quello che le si riversa addosso?
When your education x-ray cannot see under my skin,
I won’t tell you a damn thing that I could not tell my friends.
Now roaming through this darkness,
I’m alive but I’m alone,
Part of me is fighting this but part of me is gone.
Non può vedere tutto quello che nascondo se non sono io a dirglielo, non può immaginare quali contorti pensieri si dibattono nella mia testa se non sono io a confessarglieli. Cosa mi aspetto da lui? Che mi legga nel pensiero? Non è forse una richiesta impossibile?
Sono persa in un mare di confusione, in una tenebra che probabilmente mi sono creata da sola e mi sembra di barcollarci dentro da sola…e ci provo a combattere, a uscirne, ma alla fine non so come fare…e forse una parte di me l’ho davvero già persa lungo la strada…
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
And love me when I’m gone.
Everything I am,
And everything in me,
Wants to be the one you wanted me to be.
I’ll never let you down,
Even if I could,
Give up everything,
If only for your good,
So hold me when I’m here,
Love me when I’m wrong,
Hold me when I’m scared,
You won’t always be there,
So love me when I’m gone.
Maybe I’m just blind.
…aka il mio commento a “Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma”!
Sono pigra e quindi riporto semplicemente il commento che ho lasciato nel forum del Deeply…commento…una sorta di papiro direi! Se non volete spoilerarvi non leggete!
E’ arrivato anche per me il momento di commentare come si deve, premetto il film io l’ho visto una vojta in inglese quest’estate e poi in italiano mercoledì sera…la visione in italiano ci voleva, ci voleva proprio per capire tante piccole cose che nella versione originale mi erano sfuggite.
C’è da dire anche che partivo prevenuta, pensavo che di certo il secondo capitolo non sarebbe stato all’altezza del primo visto che le premesse non erano delle migliori: POTC non era un film nato per essere continuato ma il richiamo dei soldi l’ha fatto diventare tale e sono davvero sbalordita di come siano riusciti a fare un ottimo lavoro, ripetendo secondo me quello che i due scenggiatori, Elliot e Rossio, sono riusciti a fare con Shrek, ovvero presentare un sequel assolutamente comparabile al primo film…
Ora posso passare ad un commento…beh che dire le cose vengono messe SUBITO in chiaro quando Will ed Elizabeth ci ricordano che non si sta parlando di Jack Sparrow ma di Capitan Jack Sparrow…questa è al premessa che tutti speravamo di sentire; e poi si continua con inquadrature cupe e scene leggermente cruente (il corvo che mangia l’occhio del prigioniero), un mare in tempesta che spinge le bare a riva e qui, in questo momento è iniziato il MIO film, il MIO POTC 2, un corvo che ticchetta sul legno e poi QUELLA musica e uno sparo e già si sapeva CHI stava per arrivare, lui Jack Sparrow con un’entrata rubata a Monkey Island eccolo lì sullo schermo a colpirci subito, fin dall’inizio con uno dei suoi migliori sguardi stralunati, e non dobbiamo neanche attandere tanto prima che il suo sguardo si tramuti in uno scombussolato discorso ai membri delle sua ciurma (discorso che secondo me in inglese rende ancora di più che in italiano).
E inizia poi il turbinio della trama tra continui riferimenti al primo film (Why the rhum us always gone) e personaggi che sapevamo sarebbero arrivati prima o poi (il vecchio Bootstrap Bill), passando per scene comiche, battute fenomenali e soprattutto pura follia alla Jack Sparrow che raggiunge livelli fenomenali in tutta, tutta la scena con la tribù dei selvaggi.
Splendidi effetti speciali e splendidi i personaggi della ciurma di Davy Jones su cui è stato operato anche un ottimo doppiaggio, le voci rendono, rendono eccome quasi quanto nella versione originale.
Anche secondo me fenomenale la scena con Tia Dalma: anche io avevo riconosciuto il lucchetto ma mi ero lasciata sfuggire molti altri accenni che ho letto solo stamattina su internet; ora non ricordo bene ma dicono che la nostra simpatica scimmia Jack si veda sullo sfondo, sulle spalle di qualcuno, di quel qualcuno che rispunterà poi alla fine, ed inoltre l’anello rubato da Jack altro non è che l’anello che Barbossa indossa nel primo film, dicono anche che nella capanna della maga si veda in giro il capello di Barbossa, voi l’avevate notato?
Tia Dalma comunque ha molto, molto da svelarci: il suo rapporto con Jack, che era, fu, è stato così stretto, ed anche quello con Davy Jones (perché ha un medaglione come quello dell’uomo seppia?), ed infine perché sta dando asilo a Barbossa?
Potrei andare avanti ore a scrivere cose su questo film ma ora vedo di darmi una regolata: strepitosa Elizabeth secondo me, Keira sta diventando ormai una delle mie attrici preferite in cui riesco a vedere molto di Jo, avendo recitato da così giovane con lui non è da escludere che ne abbia avuto molta influenza, è camaleontica, sta ricoprendo ruoli così disparati, e lo sta facendo così bene!
Poco convincente invece Will secondo me, troppo perfetto, troppo eroe senza macchia e senza paura, meglio che nel primo film ma ancora non mi convince, spero si evolva meglio nel prossimo.
Sprecate sono tutte le mie elucubrazioni su Jack. Jack è Jack. Punto basta finito stop. È l’anima di questo film, è protagonista anche quando non è in scena, in qualche modo lui è sempre in mezzo ai casini, in qualche modo lui si crea sempre i casini, e in qualche modo, bene o male (vedi la fine) riesce sempre ad uscirne, e scometto che lo farà anche nel prossimo episodio.
Splendida la colonna sonora, splendide le ambientazioni (sono innamorata dell’isola in cui è sotterrato il forziere di Davy Jones, acqua cristallina, sabbia bianca, una vecchia abazia nascosta nella vegetazione…un paradiso), splendidi anche i personaggi secondari: incorono come re incontrastato Ragetti che ha zitto zitto alla fine ha sempre ragione.
Ultimo pensierino va al mio grande amore del primo film: la scimmia Jack…non ha finito di stupirci…è viva e vegeta e ha ancora una parte nella storia secondo me…così come potrebbe avercela anche il simpatico cagnolone abbandonato ai cannibali…
Ok questo è quanto…ho scritto un papiro, ma vi avevo avvertiti che l’avrei fatto…ricordate solo una cosa…
JACK IS BACK!
Ho iniziato ottomila volte un nuovo post per questo blog…volevo parlare di tante cose…del periodo di fine agosto e dell’anniversario della morte di papà, di come mi sento, di dilm che ho visto, di cose che ho fatto…ma adesso penso ce ne sia una che devo assolutamente scrivere, è plateale, è forse insulsa ma la devo scrivere, ed è un grazie alla mia Roomie Molly. Stiamo parlando su MSN, stiamo parlando di cose di cui non ho mai parlato con nessuno, di quel mondo nascosto di cui nessuno conosce l’esistenza, ne sto parlando in maniera così approfondita come non mi era mai successo…trovare una persona che non mi deride che non lo farà mai, che ascolta anche le cose più stupide e che capisce, capisce perché ho bisogno di questi sfoghi, dei miei sogni, dei miei viaggi e li fa, tanto quanto me…
Mi dà i brividi questa cose e mi dà un’energia enorme…capire che in questo mondo ci sono persone come me…persone con le mie insicurezze i miei problemi e io sono stata così fortunata da trovarne una, da trovare la mia Roomie che qualunque cosa le dica è sempre capace di capirmi…sempre e non è una cosa facile…siamo così simili…con tutte le nostre insicurezze, i nostri caratteri e le nostre paure che evadiamo allo stesso modo…le crisi, le convizioni…quanto mi stai aiutando Roomie…non avevo mai parlato con nessuno così esplicitamente di quello che amo considerare il mio piccolo segreto, ma adesso che posso metterlo giù a parole…quanto è bello essere capite…sapere che ogni parola che dici viene recipita e non travisata, viene capita e non lasciata perdere, commentata e non giudicata…
E’ per questo che questo post l’ho intitolato Roomies, perché io e te siamo Roomies nella finzione ma alla fine lo siamo anche in tante altre cose!
Grazie socia!!!