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Guai chi osa contraddire il fatto che questo nuovo lay è una figata, se non altro per il fatto che il soggetto è la nuova fissazione della qui presente scrittrice: Heath Ledger.
Cosa raccontarvi…sapete che l’altro giorno sono stata al festival del cinema di Venezia? Che meraviglia, mi sono divertita un casino!
Eh già…La Mostra del Cinema di Venezia, abito a Treviso, 30 minuti di Treno e non ci ero mai andata! il, 7 settembre 2005, ho finalmente realizzato questo piccolo sogno!
C’era la presentazione di “The Corpse Bride”, doveva esserci il nostro Johnny e così mi ero organizzata per essere lì, armata di macchina fotografica a documentare l’evento!
Devo ringraziare infinitamente per la compagnia innanzitutto Vico e Paola, i miei due compagni di Viaggio che alle 9.08 hanno preso con me il treno da Treviso, e poi Mony, Vale, Ilaria, Lorenzo, Angie e Daniela che ho invece trovato lì e con cui ho passato una bellissima giornata.
Ma andiamo con ordine!
Arrivo in stazione la mattina pronta per partire, mi incontro con la coppia di amici con cui mi ero messa d’accordo, ci armiamo di giornali per vedere chi avremmo potuto incontrare al Lido e saliamo sul treno.
Mezzora di viaggio più un ora di vaporetto, in cui ci siamo pure beccati la pioggia, fortunatamente con il nostro arrivo al Lido l’acqua si è fermata! Colazione e poi via verso la mostra.
Arriviamo all’entrata alle due colonne sovrastate dai Leoni, ammetto che non ho trovato tutto esattamente come me lo immaginavo, credevo di trovare qualcosa di più fastoso, una atmosfera diversa, che ho potuto riscontrare invece solo la sera, durante la passerella.
Ci avviamo verso l’Excelsior, l’hotel del lido per eccellenza davanti a cui c’è anche l’arrivo delle barche che solitamente accompagnano attori e registi alla mostra, ci fermiamo un po’ lì a darci un’occhiata intorno ed ecco che per puro caso mi trovo faccia a faccia con Mony e Vale, proprio nel momento in cui stavo scrivendo loro un messaggio per sapere dov’erano!
Iniziamo a passeggiare in lungo e in largo alla ricerca di qualche vip, Mony sente Angie e si mette d’accordo per incontrarsi, loro la raggiungono al bar io, Vico e Paola rimaniamo ancora in giro a caccia di fotografie.
Davanti all’albergo finalmente qualcuno incontriamo: dopo aver preso bellamente in giro un tizio chiamandolo “il fratello mal riuscito di Dario Argento” apriamo il giornale per controllare il programma della mostra e ci troviamo stampata bella in grande la foto di quel famoso tizio tanto preso per i fondelli era Abel Ferrara; nome a me abbastanza sconosciuto ma già sentito nominare, osannato da critica e giornalisti, come celeberrimo regista italiano…
Il nostro primo vip l’avevamo visto…anche se in maniera abbastanza strana.
Rimaniamo sempre davanti all’albergo, dove arrivano solo ed esclusivamente star orientali che avrebbero potuto tranquillamente essere i miei vicini di casa per quanto importava me, ma che venivano invece fotografati e intervistati da altrettanta stampa orientale che sembrava impazzire per loro.
Poi le urla di alcune ragazzine “E’ LUI!!!!!!!!! E’ LUI!!!!!!!!” Lui chi? Ci chiediamo. Davanti all’hotel un ragazzo decisamente molto carino firma autografi e si fa fotografare con le fans non sapevo come si chiama ma io l’avevo già visto nella fiction “Compagni di Scuola” che probabilmente ho visto solo io perchè non era un gran che. Ci ho messo un po’ ad identificarlo come il protagonista di “Tre Metri Sopra il Cielo” film che non ho mai visto ma di cui si parla tanto, lui è Riccardo Scaramaccio; poco più in là un vip per me molto più riconoscibile Luca Zingarelli, il Commissario Montalbano.
Dopo un po’ anche io Vico e Paola raggiungiamo gli altri al bar e finalmente dopo tanto tempo conosco Angie! Era ora! Quanti meeting erano saltati, quante volte avrei dovuto incontrarla e non ci eravamo riuscite! Ma finalmente eccoci qui! La sua amica Daniela e lei ci danno la soffiata, entro un’ora dovrebbe arrivare Tim Burton, ci piazziamo quindi di nuovo davanti all’Excelsior, dove ci raggiungono Ilaria e Lorenzo, ma poi la smentita, Angie ci dice che arriverà da dietro il casinò e quindi via di corsa a trovare il molo giusto!
Siamo in pochi Fans, 7 o 8 al massimo al suo arrivo, è con la moglie, Helena Bonam Carter, si alza dalla barca e ci saluta…!
Dopo questa enorme soddisfazione, quella di aver finalmente visto quello che da tempi immemorabili è il mio regista preferito, decidiamo di andare a mangiare, compriamo tre sugosi (è ironico…erano pezzi di cartone…) panini con la cotoletta e ci piazziamo in spiaggia sperando che qualcuno si affacci dalle terrazze dell’Hotel.
Il resto del pomeriggio trascorre un po’ a rilento…un po’ tanto…poche star, poche cose da fare, molto poche…
Sono più o meno le cinque quando dalla spiaggia Vico si accorge che sulla terrazza c’è Forest Whitaker…iniziamo a riprenderlo e fotografarlo finalmente contenti per aver adocchiato qualcuno!
Dopo un po’ lo perdiamo di vista e dopo aver scambiato per lui una decina di persone (no dai solo una in verità) decidiamo che forse è il caso di andare.
Lorenzo si è già avviato a prendere il treno, le altre, Mony, Vale e Ila, l’hanno accompagnato…ci incamminiamo verso l’uscita della mostra dalla parte della spiaggia quanto sentiamo un gran casino di gente che urla e applaudisce: come farci scappare un simile invito?
Andiamo davanti alla passerella e chi troviamo? Ezio Greggio che intrattiene la folla! Io e Paola rimaniamo molto colpite dal fatto che credetemi è davvero un bell’uomo! Rimaniamo lì a ridere e fotografarlo per un po’, dopo una risoluta Paola decide che vuole l’autografo e si accoda a una marea di ragazzini per ottenere l’ambita firma!
A questo punto sono le sei, ci guardiamo per decidere se andare o restare, io dico la mia, guardare la passerella non mi farebbe per niente schifo…gli altri convengono…si rimane ancora lì!
Prendiamo posto in mezzo alla gente davanti alla passerella, non c’è troppa calca, dopo un po’ (a dirla tutta dopo aver visto numerosi sosia, da Geroge Clooney a Anthony Hopkins) Vico si accorge di un tipo in bicicletta, vestito in maniera decisamente curiosa e con un paio di enormi occhiali dalle lenti arancioni. Lo riconosce solo lui: avete presente il video di Daniele Silvestri “Salirò”? Il super fiol che fa quel balletto improponibile? Proprio lui! Paola ormai lanciatissima alla caccia di autografi si avvicina e si fa fare firma e dedica, tornata da noi le chiediamo come si chiama lei risponde che non ne ha idea!
Rimaniamo un altro po’ lì con il tipo poi inizia l’attesa.
Il cielo si ingrigisce e per un’oretta abbondante noi siamo lì ad aspettare Tim & Company.
Inizia a piovigginare verso le sette e mezza…vuoi vedere che ci tirano il pacco e niente passerella?
Fortunatamente no, Tim ed Helena arrivano, in macchina, quindi saltando mezzo tappeto rosso, ma arrivano! Un gruppo di fans lo monopolizzano mostrandogli un bellissimo cartellone fatto da loro nel corso della giornata, poi posano per i fotografi, qualche intervista ed entrano nel cinema, dove, tra l’altro, ci sono Angie e Daniela, pronte a vedere il film!
Adesso è arrivato davvero il momento di andare! Ci salutiamo tutti nuovamente e via verso l’imbarco del vaporetto fino alla stazione dei treni, e poi l’ultimo tratto fino a Treviso!
Inutile dire che mi sono divertita davvero un casino per l’atmosfera ma soprattutto per la compagnia! Ho conosciuto parecchia gente del sito che non avevo mai incontrato e credetemi è stata davvero una bella soddisfazione!
Vi ringrazio tutti quindi! Mony, Angie, Daniela, Lorenzo, Ila, Vale e soprattutto i miei compagni di viaggio Vico e Paola per la meravigliosa ed emozionante giornata!
Se n’è andato, il 27 agosto alle 4.20 del mattino si è addormentato per sempre.
TI VOGLIO BENE PAPA’!
Oggi è il mio compleanno.
Tanti auguri in questa situazione dimmerda, in questa vita dimmerda, in questa giornata dimmerda in cui mio padre continua a peggiorare sempre di più e si avvicina al punto di non ritorno…suona stupido persino chiamarlo così.
FANCULO
Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà…
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà…
Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha
Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà…
Domani un altro giorno… ormai è qua!
Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha
Eh già vorrei proprio trovarlo un senso a tutto quello che sto vivendo, ma più vado avanti e più mi convinco che un senso non c’è e quello che viene viene e che devo accettarlo perchè non ho scelta.
In questo momento, in questo preciso momento in cui sto scrivendo, sono indifferente, del tutto insensibile a quello che sta succedendo in questa casa. Sorseggio distrattamente il mio bicchiere di vino raffreddato da due cubetti di ghiaccio di quelli di plastica, entrambi verdi, a forma di dado, e mi sento come se fossi una cosa del tutto inanimata.
Un libro, un bicchiere, uno di quei cubetti di plastica che stanno annegando nel Pinot bianco che sto bevendo, boh potrei essere indistintamente una qualunque di queste cose.
Sono estremamente rincoglionita oggi, ho passato la notte in bianco e spero che con quel signor tranquillante prescrittomi stanotte riuscirò a dormire, a svegliarmi riposata perchè altrimenti sclero.
E’ strana la sensazione che provo ora, sono insofferente a tutto quello che devo provare a tutto quello che devo fare, sono svuotata credo da ogni emozione, da ogni impulso da ogni volgia di vivere.
Ecco questo è: non ho voglia di fare nulla, assolutamente nulla, me ne starei a fissare il soffitto a pensare che “Il muro è bianco”, la mia frase magica. Non sto delirando ma in questo periodo ho sviluppato una strana forse di training autogeno: quando sento che sto per piangere, quando mi si chiude la bocca dello stomaco, quando ho un nodo alla gola mi concentro su una parete e penso ripetutamente “Il muro è bianco” e per qualche istante mi si svuota la mente e riesco a ritrovare qualche secondo di lucidità. Poi appena smetto è tutto come prima ma intanto…meglio di niente no?
Ormai forse non ha neanche più senso scrivere delle mie ultime settimane, ormai è rimasto ben poco da dire, stiamo aspettando giorno dopo giorno, sapendo che prima o poi succederà. Mentre lo scrivo sembra quasi che l’abbia accettato ma non è così, so già da ora che non riuscirò mai ad accetarlo e a farmene una ragione. Probabilmente è giusto che sia così.
Come ho detto tipo lo scorso post sono stata da mia nonna paterna non più di qualche giorno fa, in quell’occasione le ho chiesto se le andava che la andassi a prendere a Mestre per portarla qui da noi a Treviso a portare mio padre, che non si può muovere per ovvi motivi di sedia a rotelle e che non vede da quando tutto sto casino è iniziato, ovvero circa 2 mesi se non di più.
Liberandoci da impegni e dall’accidia ci prepariamo e mia madre doveva andarla a prendere oggi, cosa che faceva volentieri certo, ma certo avrebbe preferito starsene in poltrona col giornale dopo una settimana di lavoro.
Comunque poco più di 20 minuti fa chiama mia zia, sorella di mio padre, che vive a Milano e che, diciamocelo se ne strafotte di madre e fratello perchè qui non si fa mai vedere, ma andiamo avanti, e ci accusa, quando lo viene a sapere, di non averle detto che volevamo andare a prendere la nonna, che non è una cosa da fare e bla bla bla, perchè la nonna si preoccupa poi vedendo mio padre che non cammina, cosa che già sa perchè mio padre gliel’ha detto…
Ma io dico, perchè non muove il culo e non viene qui darci una mano vista la merda in cui siamo? Perchè non alza il culo e non viene a stare un po’ con la sua famiglia? Dice di star male quando vede sua madre in quello stato, beh quando io vedo mio padre su una sedia a rotelle non è che son tutta rose e fiori eh? Però così è, ci sono delle cose che dobbiamo fare a prescindere dal fatto che ci vadano o meno, vanno fatte, punto e stop.
Tante belle scuse che tira fuori, scuse che con me, non so con mia madre ma penso anche con lei, lasciano il tempo che trovano perchè continuo a pensare che potrebbe lasciare per un attimo le sue vacanze e per quanto dura possa essere venire qui con quella che chiama la sua famiglia.
E poi ha il coraggio di incazzarsi, ma che cresca! Io ho 21 anni, 22 tra poco e riesco anzi no non riesco, devo affrontare cose che non vorrei affrontare ma non ho scelta e dunque lo faccio, idem mia madre, lei faccia quello che vuole ma che non si aspetti di avere la mia comprensione.
Inutile dire che sono preoccupata…inutile dire che un giorno le cose sembrano andare un po’ meglio e che il giorno dopo quando vedo mio papà stanco senza voglia di alzarsi dal letto mi attenaglia l’ansia più totale, mi si chiude lo stomaco ed inizio ad avere di nuovo una paura folle.
Sono stata a trovare mia nonna paterna stamattina e ammetto che non è stato un bene. Cioè non fraintendetemi avevo voglia di vederla ma sta male pure lei, è talmente invecchiata negli ultimi mesi che stento a riconoscerla, e sentirle fare certi discorsi, tipo che non vede l’ora di farla finita, non aiuta il mio già così precario morale.
Sono instabile lo ammetto, psicologicamente ed emotivamente molto instabile. Posso farti il migliore dei sorrisi e un secondo dopo scoppiare in lacrime soltanto per essermi fatta passare un brutto pensiero per la testa.
Beh così è e non possa cambiare questa situazione, non posso cambiare il mio stato d’animo e il nodo che mi si forma alla gola troppo spesso, gli occhi che bruciano perchè avrei voglia di piangere.
Ecco ci sono ricaduta di nuovo in questo preciso momento, in uno di quegli schifosi momenti di sconforto e depressione che ogni tanto mi predono e poi faticano ad andarsene.
Dannazione ma perchè? Qualcuno me lo vuole spiegare perchè devo vivere questa fottuta esistenza di merda???? Qualcuno me la vuole dare una fottuta di risposta cazzo?
Vadano a farsi fottere quelli che dicono che la vita è bella.
Il prossimo che mi dice una cosa del genere, beh sappiate che mi sento assolutamente autorizzata a prenderlo a pugni in faccia, finchè capisce anche lui che in realtà la vita fa schifo.